1930-1935

I  PADRI  CARMELITANI  SCALZI  TORNANO A BARI.

Dalla Stazione Missionaria al Convento.

La presenza dei Padri Carmelitani Scalzi a Bari risale a tempi ancor più lontani di quanto si potesse a tutt'oggi pensare. Sino al 1810, anno della soppressione, risiedevano in un Convento risalente al XVII Secolo e ubicato nelle immediate vicinanze della Chiesa di Santa Teresa dei Maschi nella Città Vecchia.  A distanza di 120 anni, si registrò in una data ancora sconosciuta del 1930, il ritorno nel capoluogo pugliese. Si dava così inizio ad un'altra Fondazione della Presenza Carmelitana a Bari con il titolo di : " Beata Vergine del Carmelo e di Santa Teresa del Bambin Gesù".

Il ritorno a Bari fu principalmente determinato dall'assenza per i Padri della Provincia Veneta lungo la Costa Adriatica - precisamente a Sud di Roma - di una casa da utilizzare per concedersi sia dei periodi di riposo, sia per provvedere all'espletamento delle formalità necessarie prima di rimettersi in Viaggio verso la Terra Santa. Dinnanzi a questa mancanza il Definitore Generale prese la storica decisione. Fu individuata in Via Napoli - Contrada Marisabella ( a breve distanza dal Porto) l'area sulla quale erigere quella che inizialmente nacque nel 1930 come Stazione Missionaria. Furono così ridotti i lunghi ed estenuanti spostamenti che costringevano i Padri nel raggiungere frequentemente Brindisi quale Sede dell'unica Stazione Portuale presente lungo il Basso Adriatico. Alle necessità legate ai trasferimenti dei Padri Missionari, nei luoghi della Terra Santa, si aggiunsero ben presto quelle spirituali. Tra uno spostamento e l'altro i Religiosi
dovevano manter fede alla Regola Carmelitana. Come evidenziato su una scritta pavimentale (tuttora rintracciabile nel Portone accanto all'attuale Ufficio Parrocchiale) si procedette, nel 1935, alla Edificazione della Casa Conventuale con Ingresso da  Via Brigata Regina e della Chiesetta con Ingresso da Via Napoli che, dedicata a Santa Teresa del Bambin Gesù è attualmente meglio conosciuta a tutti i Parrocchiani come Chiesa Vecchia.

NICOLA ZUCCARO

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