Io Sono il Pane Vivo disceso dal Cielo Stampa
Giovedì 05 Aprile 2012 23:00

 

Nel Capitolo 6 del Vangelo Di Giovanni, dopo la moltiplicazione dei pani, Gesù spiega quel segno, richimando il dono della Manna, e portando a compimento quell’immagine. L’altare della reposizione unisce l’immagine della Manna rappresentata dai fiori che “piovono dal cielo”, ed il vero nutrimento che discende dal Cielo, da Dio, e dona la vera vita: L’Eucarestia.
Nella Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, la manna è quel dono inatteso di Dio al popolo, che lo rivela fedele alla sua parola, Signore che ama e protegge la vita. Il termine manna in ebraico più che un nome è una domanda piena di stupore, e significa: “Che cosa è questo?”. Dio, infatti, aveva fatto scendere sul terreno un cibo fino al quel momento sconosciuto. Egli concede questo nutrimento agli israeliti durante il loro cammino nel deserto, dove non vi era nulla da mangiare e la vita era in pericolo. Il discorso di Gesù nella sinagoga di Cafarnao, dopo la moltiplicazione dei Pani, (Vangelo di Giovani cap. 6) traccia l’itinerario di un lungo viaggio che ogni credente percorre ogni volta che prende parte all’Eucaristia: dalle steppe del Sinai e dalla pagine del libro dell’Esodo all’incantevole conca del lago di Genezaret, al momento affascinante dell’ultima Cena e a quello terribile della croce, al misterioso incontro con il Risorto nella celebrazione eucaristica, che a sua volta anticipa il banchetto celeste: solo allora il “pane della vita”, Cristo, comunicherà definitivamente all’uomo quella vita che egli stesso riceve dal padre, sì che in Lui anche noi possiamo godere la “vita eterna”.
L’intero percorso è segnato da un’immagine, quella del pane: prima nella forma di un cibo prodigioso, la manna; poi come segno compiuto da Gesù e da lui stesso interpretato; quindi come cifra dell’Incarnazione del Verbo, “il pane della vita” disceso dal cielo; infine come elemento della cena pasquale, consegnato da Gesù ai suoi come sacramento del suo corpo e memoriale del suo sacrificio. Gesù è il “pane vivo disceso dal cielo”, “il pane della vita”, che compie le figure dell’Antico Testamento e ne realizza l’annuncio profetico.

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el Capitolo 6 del Vangelo Di Giovanni, dopo la moltiplicazione dei pani, Gesù spiega quel segno, richimando il dono della Manna, e portando a compimento quell’immagine. L’altare della reposizione unisce  l’immagine della Manna rappresentata dai fiori che “piovono dal cielo”, ed il vero nutrimento che discende dal Cielo, da Dio, e dona la vera vita: L’Eucarestia.

 

Nella Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, la manna è quel dono inatteso di Dio al popolo, che lo rivela fedele alla sua parola, Signore che ama e protegge la vita. Il termine manna in ebraico più che un nome è una domanda piena di stupore, e significa: “Che cosa è questo?”. Dio, infatti, aveva fatto scendere sul terreno un cibo fino al quel momento sconosciuto. Egli concede questo nutrimento agli israeliti durante il loro cammino nel deserto, dove non vi era nulla da mangiare e la vita era in pericolo. Il discorso di Gesù nella sinagoga di Cafarnao, dopo la moltiplicazione dei Pani, (Vangelo di Giovani cap. 6) traccia l’itinerario di un lungo viaggio che ogni credente percorre ogni volta che prende parte all’Eucaristia: dalle steppe del Sinai e dalla pagine del libro dell’Esodo all’incantevole conca del lago di Genezaret, al momento affascinante dell’ultima Cena e a quello terribile della croce, al misterioso incontro con il Risorto nella celebrazione eucaristica, che a sua volta anticipa il banchetto celeste: solo allora il “pane della vita”, Cristo, comunicherà definitivamente all’uomo quella vita che egli stesso riceve dal padre, sì che in Lui anche noi possiamo godere la “vita eterna”.

L’intero percorso è segnato da un’immagine, quella del pane: prima nella forma di un cibo prodigioso, la manna; poi come segno compiuto da Gesù e da lui stesso interpretato; quindi come cifra dell’Incarnazione del Verbo, “il pane della vita” disceso dal cielo; infine come elemento della cena pasquale, consegnato da Gesù ai suoi come sacramento del suo corpo e memoriale del suo sacrificio. Gesù è il “pane vivo disceso dal cielo”, “il pane della vita”, che compie le figure dell’Antico Testamento e ne realizza l’annuncio profetico.

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 05 Aprile 2012 23:25